martedì 31 gennaio 2012

lunedì 30 gennaio 2012

Comunicazione di servizio

Per quanti all'ascolto intendessero seguire le mie orme: da oggi questa pagina può essere il vostro punto di partenza. Non ve ne pentirete, sul serio.

[Commenti, suggerimenti e critiche sono i benvenuti.]

domenica 29 gennaio 2012

Dagli ostelli alle stelle

Ci eravamo lasciati su un marciapiede, tra ghiaccio, piedi bagnati e una valigia poco propensa a camminare.

Un centinaio di sbuffi dopo, eccomi di fronte ad un'insegna verde, raffigurante il posto che - anche se non lo so ancora - rimarrà impresso nella mia mente come la mia vera casa a Toronto.

sabato 28 gennaio 2012

Say 'hello' to my new baby!

Kudos to Craigslist and Sai Kit Chu for the bargain purchase!


Vedrò di rendere onore alla perfezione tecnica di questo gioiellino regalandovi qualche scatto tra un post e l'altro.

giovedì 26 gennaio 2012

Of snowstorms and streetcars

Flashback: sono sull'aereo; il comandante annuncia che su Toronto, fino al giorno prima baciata da un inverno quasi tropicale, è in corso una tempesta di neve. Faccio l'indiano e mi rimetto a dormire.

Flashforward di qualche ora: superate le sabbie mobili della frontiera e arrivato in centro, mi trovo per strada, alla ricerca dell'ostello. La bufera è ormai passata, ma deduco che il mio trolley a 4 ruote motrici non ha passato il collaudo sui marciapiedi ghiacciati di questa città.

Tra questi due momenti, però, oltre ad essere accolto e indirizzato verso il centro da Giovanni, vecchia conoscenza senese, faccio amicizia con il più caratteristico dei mezzi di trasporto torontoniani: lo streetcar.

martedì 24 gennaio 2012

L'intransigenza

Andiamo con ordine, dunque.

Ripensando al mio arrivo nella grande T, non posso certo tralasciare la mezz'ora di sudori freddi alla frontiera, che mi hanno fatto disperare delle mie possibilità di ingresso nel Paese della foglia d'acero. Primo mito sfatato 15 minuti dopo aver toccato il suolo del Pearson Airport: i canadesi sono buoni.

lunedì 23 gennaio 2012

Che il viaggio cominci.

Dieci giorni a Toronto. Non sembra molto, ma guardandosi indietro si scopre che di cose da raccontare agli amici lontani se ne avrebbero già tante.

Tutto sta nel trovare la forma corretta con cui esprimere un'esperienza quotidiana fatta di innumerevoli nuove sensazioni, nuovi volti, nuovi sapori; in fin dei conti, si tratta di un'esperienza ineffabile, che merita, però, per la sua ricchezza, di essere lambita in modo impreciso da qualche parola, di essere in qualche modo comunicata ad una ristretta cerchia di persone a cui sono legato.