mercoledì 25 aprile 2012

Il bicchiere dell'addio

A volte vorrei essere una persona diversa: uno di quelli che se ne va davvero in grande stile, al grido di «fare thee well boys, 'cause I'm going away», facendo sbronzare ogni passante nel raggio di un chilometro e mezzo.

lunedì 23 aprile 2012

Sensazioni sotto vetro

Rien ne va plus, les jeux sont faits.
Per salvare dall'oblio, urge mettere per iscritto. E allora inseriamo nell'album dei ricordi qualche istantanea, più o meno personale, più o meno peculiare.

domenica 15 aprile 2012

La caduta degli dei

I Blue Jays battono i Red Sox: dobbiamo ancora riprenderci
dallo shock di vedere una squadra di Toronto che vince.

L'avvio di stagione non delude le attese e miete le prime vittime: i Red Sox non sono sembrati all'altezza della loro fama, ma pochi in città si sarebbero aspettati un José Bautista, pluridecorato idolo delle folle locali, da 0 su 11 complessivo nella serie. Consigliamo un pellegrinaggio a High Park con aspersione nelle acque del Grenadier Pond, prima che sia troppo tardi.

sabato 14 aprile 2012

Hanami


Momenti del genere si aspettano per una vita, e poi passano che nemmeno ci se ne accorge, come i fiori sui ciliegi. Grazie Toronto, per tutto questo e per molto altro.

venerdì 13 aprile 2012

Un salto in Europa (e ritorno)

Ci sono viaggi studiati a tavolino per mesi che finiscono per mantenere solo una minima parte delle promesse iniziali, solamente perché non avete selezionato con altrettanta cura la compagnia.
Ci sono viaggi in cui non vorreste neanche partire, proprio per questo motivo, ma una volta arrivati siete così strabiliati dalla meta da non poter fare altro che infischiarvene di tutto ciò che vi accade attorno.
Ci sono viaggi solitari, in cui vi sentite liberi e indipendenti, in grado di cogliere ogni occasione di apprendere vi si pari davanti; non lo nego, questi non sono mai abbastanza.
Ci sono viaggi in cui avete qualcuno ad attendervi: viaggi con un esito spesso imprevedibile, dipendendo in gran parte dall'alchimia che si verrà a creare tra di voi ed il vostro anfitrione.
E poi ci sono i ritorni, ma di quelli parleremo quando sarà il momento... o forse non ne parleremo affatto, visto che non ce ne sarà uno. Paura, eh?

domenica 8 aprile 2012

Samba-driven pillow madness

Grandi momenti catartici a Dundas Square.

Comunque è poco credibile fare a cuscinate se per ogni botta partono almeno tre «Sorry!»: sembrava di stare dentro ad una canzone di Dente.

venerdì 6 aprile 2012

«How can you not be romantic about baseball?»

Testimoni raccontano che a fine marzo all'Air Canada Centre, durante l'undicesima sconfitta casalinga consecutiva dei Maple Leafs (una débacle contro i Philadelphia Flyers conclusasi con l'impietoso punteggio di 1-7), la folla esasperata abbia iniziato ad intonare cori che invocavano un celere arrivo dei Blue Jays, per voltare pagina e mettere fine ad un inverno che ha regalato anche troppe amarezze agli sportivi di questa città.

mercoledì 4 aprile 2012

Dieci motivi per non andarsene mai più, parte 2

In quanto animale sociale, se immerso in un contesto sano l'uomo godrà di una qualità della vita notevolmente più alta. Tautologico, ma vi invito a rileggere la prima parte di questo post per capire perché il Canada vi permette ciò (anche perché ho apportato qualche lieve modifica).

Ora però mettiamo da parte gli occhiali da sociologo e indossiamo quelli, più comodi, che ci permettono di vedere anche il lato più fru fru della vita.

venerdì 30 marzo 2012

Dieci motivi per non andarsene mai più

Ci siamo lamentati a più riprese ma sotto sotto, non c'è neanche bisogno di dirlo, questo posto ci è ormai entrato nella pelle. Vediamo di farvi capire perché, iniziando con la componente più sociologica.

giovedì 29 marzo 2012

Quattro passi a Cabbagetown

Reports of my death have been greatly exaggerated, si dice in questi casi.

E non è che non avessi niente da dire, è che a noi abitudinari basta un nonnulla per mandarci in crisi: nel frangente, un trasferimento forzato ad altre postazioni e ad altre mansioni per consentire di ridipingere l'ala in cui si trova il mio ufficio. Un lavoretto da pochi giorni che, grazie ai solerti imbianchini di Woodbridge, si sta trascinando da oltre una settimana. D'altro canto, anche la salute rischia di risentirne se, seguendo il mio cattivo esempio, a chi ti spezza la routine rispondi sfangandoti una poutine.

Ma non di solo lavoro vive l'uomo, sicché ne ho approfittato per prendermi un po' di tempo libero e ritornare ad esplorare quella che avevo già adocchiato come una delle neighbourhood più caratteristiche di Toronto, riscoprendola come una vera e propria dimora dell'anima, in cui cercherei sicuramente di vivere se dovessi mai tornare in questa città.

giovedì 22 marzo 2012

Pietanze caucasiche

Un po' di food porn per le gentili lettrici non guasta mai, soprattutto perché si tratta di desinari che probabilmente non hanno mai imbandito la vostra tavola.

domenica 18 marzo 2012

Di onesti bottegai col vizietto del teatro

Se a Toronto chiedete di Ed Mirvish, chiunque vi saprà dire qualcosa, o comunque vi indirizzerà a colpo sicuro verso i suoi grandi magazzini, un vero e proprio punto di riferimento in città: qualunque sia l'articolo che state cercando, da Honest Ed's potrete trovarlo, di solito a prezzi stracciati.

Costruiti all'incrocio tra due arterie di traffico importanti come Bloor Street e Bathurst Street, i magazzini sono un'imponente e inconfondibile struttura visibile anche da grande distanza, che non potrà che catturare la vostra attenzione con la sua insegna in stile teatrale-circense colorata da ben ventitremila lampadine.
Le sorprese, però, non si limitano all'esterno dell'edificio.

giovedì 15 marzo 2012

You say I've got another face



Dedicata a chi mi chiede conto del velo di tristezza che talvolta mi si legge in viso. Valga come ringraziamento e come (confuso) tentativo di spiegazione.

Quando non trovi le parole, sai che i Belle & Sebastian l'hanno già detto.

lunedì 12 marzo 2012

La tana degli italiani (e non solo)

E così non ho ancora scritto nulla sull'argomento che probabilmente molti dei miei lettori - ma probabilmente più lettrici - attendono con maggiore trepidazione, ovvero il mio posto di lavoro.

Premettendo che il grosso dei racconti avverrà in forma orale e all'aria aperta, possibilmente in uno dei nostri orti preferiti, ad una qualsiasi festa di contrada (tanto sapete quale ho in mente) o ad una festa della birra, non vedo nulla di male nel concedervi qualche anticipazione.

martedì 6 marzo 2012

Divine, windy city by the lake

E infine accadde l'irreparabile: scuotendomi dal mio torpore, qualcuno mi convinse ad abbandonare l'Ontario un grigio venerdì pomeriggio, per avventurarci nel Midwest. Acconsentii bofonchiando, senza troppa convinzione.

sabato 3 marzo 2012

Un mochafrappespresso da portare via, grazie

Ci sono cose che, comunque vada, un italiano all'estero non riuscirà a fare pienamente proprie, se non rinunciando a una parte di sé: una di queste è la differenza nel consumo di caffè.

Sia chiaro, non intendo attaccare una filippica sulla qualità del chicco o del macinato sulla sponda opposta dell'Atlantico. Sfonderei una porta aperta, tanto più che i marchettari si affannano a spacciare le proprie miscele per italiane, come a dire "avete ragione voi". Inoltre, lungi da me l'esserne un accanito consumatore, per cui mai le mie papille potrebbero atteggiarsi a giudice severo e inflessibile.

mercoledì 29 febbraio 2012

Bellissime routine

C'è un posto a Toronto, aperto da più di sessant'anni, che è ormai nell'immaginario collettivo cittadino: nel fine settimana ci suona anche gente discretamente famosa e i biglietti si pagano profumatamente. Ad inizio settimana, però, attirare clienti non è facile, per cui si entra gratis.

lunedì 27 febbraio 2012

Cose dell'altro mondo, vol. 2

Proseguiamo con la lista di magagne in salsa canadese, sempre in amicizia e senza inimicarsi nessuno.

giovedì 23 febbraio 2012

Cose dell'altro mondo

Per la serie "da quando ho letto High Fidelity non riesco più a vivere senza redigere liste", ecco a voi la prima parte di un nuovo elenco tutto da gustare: cose apparentemente inspiegabili che qui in Canada sono la norma.

Nota bene: in alcuni casi si tratta di critiche legate alla città di Toronto, in altri di magagne provinciali relative al solo Ontario, in altri ancora di autentiche disgrazie federali.

martedì 21 febbraio 2012

Let's go Murphys!



Lasciarsi alle spalle veleni e frustrazioni quotidiane, scatenarsi al suono catartico della cornamusa, onorare il vecchio Paddy incuranti dell'anticipo: dopo anni di inseguimenti andati a vuoto, i Murphys incrociano la mia strada. Non rispondo di eventuali denti mancanti a fine serata.

venerdì 17 febbraio 2012

Di rapporti di forza e di rapporti del cambio



Toronto, metà gennaio. Il vostro corrispondente, da poco arrivato in città, osserva con devozione lo spirito indomito dei ciclisti canadesi, restii ad abbandonare le due ruote anche se circondati da neve e ghiaccio. Mi sento già a casa.

martedì 14 febbraio 2012

Questa casa non è un albergo (solo perché non ha una reception)

Vi devo ancora due parole sull'appartamento in cui mi sono trasferito. Ci vivo ormai da più di tre settimane, ma fatico a definirlo in un modo che non sia impalpabile.

Siamo quasi in doppia cifra sotto lo stesso tetto, eppure le facce che vedo regolarmente sono sempre le stesse due o tre. Dopo le forche caudine degli anni senesi, non avrei mai pensato che una tale densità e la quiete potessero andare di pari passo. Mi asterrò dal commentare il fatto che la mancanza di italiani possa essere di giovamento...

sabato 11 febbraio 2012

Sostiene Guerreiro

Sostiene Guerreiro che l'orario di apertura è il classico 9-to-5, come se si trattasse di un ufficio, e che un taglio costa 12 dollari. Mi chiedo come mai, quindi, il giorno prima il negozio fosse deserto già prima di quell'ora e il conto che pagherò sarà di 10 dollari.

giovedì 9 febbraio 2012

mercoledì 8 febbraio 2012

Vecchie pellicole e molle cigolanti

Prendete un giorno a caso, siete appena usciti dall'ufficio con la sensazione di essere rimasti incastrati a metà di una settimana che non vuole saperne di finire.
Scorrete senza reale interesse la programmazione di un paio di cinema che vi siete segnati durante la giornata; state per passare oltre, quando la vostra attenzione ricade su un titolo troppo lungo per appartenere a un film contemporaneo. Strabuzzate gli occhi, tornate indietro e rileggete: non vi state sbagliando, è proprio uno dei capolavori di Kubrick. Ultima proiezione.
Nel giro di dieci minuti avete già allertato gli amici, ma con vostro sommo sbigottimento nessuno ne sa nulla, né pare interessato. 
Al diavolo.

martedì 7 febbraio 2012

Momenti di gloria

No, ma dico, avete visto che forma, che doratura?

...e con questa fughiamo ogni dubbio sul fatto che sia un uomo da sposare.

lunedì 6 febbraio 2012

Il lato nascosto delle case canadesi

Ora sapete che, dopo qualche peripezia, ho trovato un tetto... ma non vi ho raccontato tutto.
Facciamo un passo indietro e uno di lato.

Riprendiamo in mano una delle decine di mail scritte mentre cercavo casa, una delle poche che ha ricevuto risposta: diceva qualcosa come "sì, ci farebbe piacere averti come coinquilino, però sappi che oggi disinfestiamo". Sì, avete letto bene. No, niente topi, né scarafaggi, né fantomatici alligatori delle fogne. Si trattava dei famigerati bed bugs.


venerdì 3 febbraio 2012

Landlords and tenants, part 2

Vi ricordate, vero? Stavamo indugiando. Collegate mentalmente i due post con una matassa grigia di indugi, e pronti che si riparte.

giovedì 2 febbraio 2012

Standing ovation

Correva l'anno 1998-99 e questo ragazzo
bruciava i campi di tutta Europa.
Bei tempi.


Qualcuno forse non capirà, ma oggi sento il dovere di salutare un campione. Buon viaggio anche a lui, ben sapendo che è uno di quelli che non perderanno mai la strada di casa.

Landlords and tenants, part 1

Dalla regia mi fanno notare che sto tornando a scivolare lungo il piano inclinato del cripticismo e dell'introspezione, per cui sarà il caso di stemperare i toni.

Tra i tanti avvenimenti che hanno costellato la mia prima, frenetica settimana in questa città, vale certo la pena spendere due parole sulla ricerca di un alloggio.

Partito con l'incrollabile certezza che avrei risparmiato sull'affitto rispetto a Siena, mi sono presto scontrato con la dura realtà: il modo di economizzare si poteva trovare, certo, ma cosa ero disposto a mettere sul piatto, per dirla con Leone, per un pugno di dollari?

mercoledì 1 febbraio 2012

La settimana enigmatica

Una settimana di ostello, dunque. E in una settimana a Toronto succedono anche troppe cose.
A tal proposito in quei giorni scrivevo:
...come avrai intuito tra un fuso e l'altro non cambia solo l'orario, ma anche la velocità con cui il tempo scorre, la consistenza dell'aria e quel motore interno (con qualunque nome tu voglia chiamarlo) che tiene in piedi le persone.
Le mie giornate sono lunghe e piene, tutto mi appare sorprendente come allo sguardo di un bambino, viaggio come un treno e talvolta salto un pasto.
E a volte, nonostante tutto, viene su un po' di magone... e allora esco a fare due passi, arrivo a quella che un tempo fu Little Italy e passo una mezz'ora a chiacchierare di Asprilla e di Crespo, di immigrazione e di donne con un colombiano che ormai ha il passaporto canadese e da anni ha imparato anche a fare la pizza.

martedì 31 gennaio 2012

lunedì 30 gennaio 2012

Comunicazione di servizio

Per quanti all'ascolto intendessero seguire le mie orme: da oggi questa pagina può essere il vostro punto di partenza. Non ve ne pentirete, sul serio.

[Commenti, suggerimenti e critiche sono i benvenuti.]

domenica 29 gennaio 2012

Dagli ostelli alle stelle

Ci eravamo lasciati su un marciapiede, tra ghiaccio, piedi bagnati e una valigia poco propensa a camminare.

Un centinaio di sbuffi dopo, eccomi di fronte ad un'insegna verde, raffigurante il posto che - anche se non lo so ancora - rimarrà impresso nella mia mente come la mia vera casa a Toronto.

sabato 28 gennaio 2012

Say 'hello' to my new baby!

Kudos to Craigslist and Sai Kit Chu for the bargain purchase!


Vedrò di rendere onore alla perfezione tecnica di questo gioiellino regalandovi qualche scatto tra un post e l'altro.

giovedì 26 gennaio 2012

Of snowstorms and streetcars

Flashback: sono sull'aereo; il comandante annuncia che su Toronto, fino al giorno prima baciata da un inverno quasi tropicale, è in corso una tempesta di neve. Faccio l'indiano e mi rimetto a dormire.

Flashforward di qualche ora: superate le sabbie mobili della frontiera e arrivato in centro, mi trovo per strada, alla ricerca dell'ostello. La bufera è ormai passata, ma deduco che il mio trolley a 4 ruote motrici non ha passato il collaudo sui marciapiedi ghiacciati di questa città.

Tra questi due momenti, però, oltre ad essere accolto e indirizzato verso il centro da Giovanni, vecchia conoscenza senese, faccio amicizia con il più caratteristico dei mezzi di trasporto torontoniani: lo streetcar.

martedì 24 gennaio 2012

L'intransigenza

Andiamo con ordine, dunque.

Ripensando al mio arrivo nella grande T, non posso certo tralasciare la mezz'ora di sudori freddi alla frontiera, che mi hanno fatto disperare delle mie possibilità di ingresso nel Paese della foglia d'acero. Primo mito sfatato 15 minuti dopo aver toccato il suolo del Pearson Airport: i canadesi sono buoni.

lunedì 23 gennaio 2012

Che il viaggio cominci.

Dieci giorni a Toronto. Non sembra molto, ma guardandosi indietro si scopre che di cose da raccontare agli amici lontani se ne avrebbero già tante.

Tutto sta nel trovare la forma corretta con cui esprimere un'esperienza quotidiana fatta di innumerevoli nuove sensazioni, nuovi volti, nuovi sapori; in fin dei conti, si tratta di un'esperienza ineffabile, che merita, però, per la sua ricchezza, di essere lambita in modo impreciso da qualche parola, di essere in qualche modo comunicata ad una ristretta cerchia di persone a cui sono legato.